Eccoci di ritorno, dopo la pausa natalizia (durata assai, perchè poi segue periodo di scazzo post-barlettano e digerimenti vari, e inventari e riunioni per il budget... quindi anche un pò di lavoro), per parlare della nostra amata lingua madre, o meglio di quella versione della lingua italiana (una versione 2.0) che noi barlettani abbiamo opportunamente personalizzato
L'aspetto che non mi aspettavo di aspettarmi.. (c sa bastèrd) è quello dell'uso delle preposizioni semplici:
da sempre ci hanno cresciuto al grido di: DI-A-DA-IN-CON-SU-PER-TRA-FRA
Io aspetto sempre che mi spieghino la differenza tra (o fra) TRA e FRA..
capisco solo la differenza fra (o tra) il TRA di TRAMOTO e il FRA di "u Frà" (nel senso di ehi fratello)..
Ma non è questo l'oggetto della lezione odierna.
Oggi poniamo la nostra attenzione sulla preposizione DA
Dalla grammatica italiana: PREPOSIZIONE si dice SEMPLICE, quando è seguita da un nome.
ESEMPI: Vengo da Milano, Tengo da parte....
La preposizione semplice BARLETTANA, il DA, diventa più elastica e puà essere invece utilizzata come complemento di STATO e complemento di POSIZIONE.....
Ecco a voi gli esempi, e come sempre a voi il completamento della lezione:
- Avere la maglietta DA FUORI ai pantaloni
- Parlare DA DIETRO a uno (parlare alle spalle)
- Dormire DA PIEDI (dormire con la propria testa in corrispondenza dei piedi dell'altro occupante)
- Parlare DA SOPRA (sovrapporre la propria voce alla voce altrui)
- Quello se n'è uscito DA DOPO (colui ha parlato a mente fredda)
- Non dire queste cose DA DENTRO al telefono
- Da quanto tempo succede ciò? DA MO è? (si, proprio da molto tempo)
- Da chi? DA MEEEEE? Tre a me! (jingle adottato per la conta)