Le Parole che fanno frase..
Ci sono delle parole, o presunte tali, nel linguaggio barlettano, anzi no, DEL barlettano, che da sole valgono un'intera espressione, una frase, che descrivono perfettamente uno stato d'animo, una sensazione, un punto di vista.
Gli inglesi hanno dei verbi fattappposti, i cosiddetti PHRASAL VERBS.
Potevamo noi barlettani nell'Europa unita, non avere il nostro corrispondente concetto?
Chiaro che no, ed ecco dunque a voi, le PHRASAL PAROL, a voi turisti che scegliete Barletta per il vostro tour, a voi che sosterete un attimo sotto ARE' per l'immancabile foto ricordo...
A voi, ecco un BREVIARIO con le migliori PHRASAL PAROL, utili nel vostro (ci auguriamo piacevole) soggiorno barlettano.
Phrasal Paròl di richiamo all'attenzione
Uì
Uisc'ne
Uannà Espressioni per richiamare l'attenzione dell'interlocutore. letteralmente "Ei TU"
Phrasal Paròl di richiamo all'attenzione, formali (con rispetto verso l'interlocutore)
Capooo (con O particolarmente chiusa e allungata)
U Mè!
Sign-rì Prime due per rivolgersi a chi si ritiene essere una persona importante, un leader. La terza usata in forma rispettosa, letteralmente un "VOSSIA" o un "LEI" rispettosa
Phrasal Paròl di stupore e meraviglia
Vdèit Usata per indicare il proprio disappunto puntando sull'esagerazione del concetto appena udito o del fatto appena visto. Letteralmente "ADDIRITTURA" o "CHE ESAGERAZIONE"
S-Sìnd Sinonimo di vdèit, ancora più accentuato. Basta dire S-Sìnd e l'interlocutore capisce tutto.
Adù! Quasi sempre terminato con suono interrogativo, esprime stupore meditato, letteralmente "MA GUARDA UN PO'"
Seeeeeeee con E allungata alla settima generazione, letteralmente "NON CI CREDO NEMMENO SE LO VEDO"
Neeeeeeee anche qui trascinando la E all'infinito, esprime stupore o riflessione (ovvero uso Neee per riempire lo spazio muto mentre rifletto), letteralmente "NON CI POSSO CREDERE"
Nè! ottimo intercalare, da utilizzarsi anche a inizio frase per rompere il ghiaccio, ottimo sostitutivo dei classici "MA" "DUNQUE" e "ALLORA"
Phrasal Paròl per tutte le situazioni
Pì! con una forte enfasi sulla I e una P pronunciata violentemente, indica disprezzo verso l'interlocutore.. Quasi sempre seguito da Vafengòul... in "Pì Vafengòul".. "NON TI APPREZZO PER NIENTE"
Quandopì senza spiegazione, semplicemente "QUAND'ECCO ALL'IMPROVVISO"
Zezzètt! "ESATTAMENTE", "PER UN PELO", "PRECISO PRECISO"
Cacì "CERTO CHE E' COSI'", oppure "COSA CREDI?", oppure "OVVIO CHE SI"
Auènd! "ATTENZIONE A....", oppure anche "PRENDI QUESTO..:" o anche "OPS..."
Uvì! "ECCOLO LI'" (coniugabile al femminile, AVI', al plurale, IVI' e componibile con Nè.. Nè Uvì a quello"
Cù! ORSU'. Interiezione con cui suolsi sferzare il/i proprio/i interlocutore/i
Eina
Stabbeine doppia espressione di compiacimento, letteralmente "I MIEI COMPLIMENTI!"
abidì A FURIA DI.... Es. Abidì mangiare, sono ingrassato
embè, interrogativo, si usa al posto di "E QUINDI?"
emmàà con A allungata, si usa come richiesta di supporto o esortazione, si accompagna all'immancabile "e ddaiii" con molte D... Es. Emmàààà, e Dddaiiiii, portami al Cambo!
màn, sinonimo di Cù!, anche questa esortazione al darsi una mossa o anche incitamento (Màn Mùvt, Man Camèin...)
mbà!, parola dal duplice uso.
1) si usa come pre-nome anteposto al nome di una persona (al posto di Signore, Compare).. Es. Mba Rggìr, Mba Ièng'l. Al femminile diventa COMA (Coma Ròs, Coma Marèi)
2) intercalare stizzoso. La persona che lo proferisce vuole per lo più concludere una discussione sottolineando il proprio disappunto. Come già detto si usa per sottolineare e ribadire con forza il concetto appena espresso. Es. "Non voglio sentire volare una mosca.MBA!"
mbè! (solo in barlettano) si usa per troncare una discussione fra più persone con chiaro invito a salutarsi.. (dal vocabolario Papagnol, quando ho riletto la definizione sono svenuto dalle risate). In alcuni casi a smuovere le acque ci pensa il suffisso Mascì... Mbè, Mascì??? (ALLORA, ANDIAMO?)
Mò, (che a Bari è l'equivalente del nostro Neee), a Barletta (non confondetevi cari turisti) indica semplicemente la parola "ADESSO", "ORA".. Proprio Mò devo andare
Momò, nulla a che fare con strane etnìe, si usa al posto delle espressioni "TRA POCO", "TRA UN Pò"e "QUASI QUASI"
Osenò, ALTRIMENTI
Phrasal Paròl dai barlettani nel MONDO, amici di Papagnol
MANNEGGH! vale a dire "PECCATO POTEVA ANDARE MEGLIO". (by Peppepiccolo)
Ma?/Mo? esortazione che significa vieni, affacciati. "Maria?Ma!" significa "Maria, potresti recarti qui per cortesia?" (by MANU)
NZU'/NZ che si ottiene schioccando la lingua sugli incisivi: significa NO. Al cambo devi andare? NZ (by MANU)... nei fumetti ogni tanto si trova scritto "TSK"
D'ambègn! vuol dire "quanto fastidio che ti stai prendendo!" (o anche "stai sprecando energie) (by NICO)
"me mà" ha una sfumatura diversa rispetto al "ma". significa infatti sù, dai, vieni."potresti venire un attimo qui?".es. se sterpeta è nell'altra stanza e io chiamo: "sterpetaaaa" e lei "diii" e io sempre da una stanza diversa urlando dico "me maà" e lei se è barlettana puro sangue verrà nella stanza dove mi trovo io (by MANU e PINKSUGAR)
"Dììììì?" (a questo punto obbligatorio...) si usa in risposta (automatica) a un qualsiasi richiamo. Vedi esempio precedente di Pinksugar. Letteralmente significa "DIMMI" o "CHE C'E'" (by Papagnol)
ECTEDDE': (eccolo là, giusstappunto, per l'appunto, come volevasi dimostrare) usato con leggero disappunto quando si prevede un evento fastidioso (più che spiacevole) e puntualmente si verifica.
"Ruggieroooo, statti buono ancora cadi" Ruggiero ovviamente cade e la mamma aggiunge "Ecteddè" (by MANU)
"SEIN OUUUU" dove il suffisso rafforzativo ouuu sta a significare "proprio così",pur tuttavia lo definirei rafforzativo sfrecante in quanto lo si usa non senza una punta di ironia vs.interlocutore. es:ha vist ca t'nav arraggion jei?e l'altro per nulla convinto replica"sein ouuuu" (by Mbamichele)
(by Papagnol, aggiunta): si usa anche per dimostrare compartecipazione o commentare amaramente un fatto accaduto, negativamente. Es: Hai visto che bordello è successo a GAZA? risp: Sein ohu... (che significherebbe: DAVVERO, CHE BRUTTA SITUAZIONE..)
"E' ASSAI (Iè assè)": locuzione arabeggiante, il barlettano la usa in più situazioni, a sottolineare l'esagerazione o a rimarcare le qualità o i difetti di un'altra persona, grazie alla "risposta contratta" degna del miglior inglese "yes, I do"..
Es: Ma tuo figlio è vivace? Risp: Mio figlio? E' assai.... che significa "mio figlio è vivace, anzo pure troppo...
come locuzione di tempo, a significare "E' tanto tempo che", la E' assume la forma al passato imperfetto. Es. Iàv Assè che non mi facevo una mangiata del genere.
IN ULTIMO, MERITA UNO SPAZIO A SE:
N? (po ste iedd/idd) espressione intraducibile che esprime divergenza di vedute rispetto all'interlocutore. La "N" va fatta seguire da suono interrogativo
Mà, vedi che llà lo devi levare il tegame!! -> N?
"N" può essere seguito, oltre che dall'espressione "po ste iedd/idd (poi sta lei/lui), anche da "vattì" (vattene) e da "ohu" (lasciami perdere non voglio parlarne)
Concludo con l'annosa questione legata al sito PAPAGNOL.COM
Catunè....... da sempre mistero del sito Papagnol (dai tempi di TK), continua ad essere di difficilissima traduzione, è un'espressione che si usa per "rimbalzare" sull'interlocutore la responsabilità di un'azione, di una colpa.
A tutt'oggi non mi è stato possibile trovare un equivalente italiano....
Buona lezione, aspetto come sempre i vostri contributi.
Mi raccomando a non andare fuori tema, che vi boccio, anzi vi squarto il pallone!