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Lezione 1: I SUONI - LE VOCALI
Di papagnol (del 29/04/2008 @ 11:43:27, in Impariamo il barlettano, linkato 1690 volte)

"A"

La lettera "a" non viene quasi mai pronunciata quando è una finale (mèmm, chèrt, stràd...) mentre assume un accento grave quando l'inflessione datale è forte (in questo caso si pronuncia A e nello scrivere inseriremo l'accento sulla A per evidenziare l'accento grave)

Es: Farfalla (palàmm o palàmb), ingoiare (gniàtt), matrigna matràij)

Molto spesso invece, nella traduzione dall'italiano al barlettano, la A cambia in "E"

Es: carta (chèrt), mamma (mèmm), esatto (esètt), bilancia (v-lènz)

"E"

La "e" richiede l'uso dell'accento acuto (é) quando assume un suono stretto e chiuso (in italiano)

Es: èrv (erba), féd (fetta), pésch (pesca)

Quando invece in italiano assume un suono largo e aperto, la E barlettana diventa quello strano suono àfono a metà strada tra la "E" e la "O",... insomma la famosa sesta vocale...

per convenzione nostra interna, la scriveremo usando la "à", in realtà si dovrebbe scrivere una "e" con una specie di cappelletto

Es: bene (bbàn), grano gràn), Pasquale (Pasquàl), Pane (pàn), Sinale (s-nàl)

Il classico accento grave (è) è invece usato in tutto gli altri casi ("è" aperta) e anche quando la "è" come voce verbale al passato prossimo, assolve la funzione dell'ausiliare AVERE.

Es: Ha bevuto (è b-vòut), ha mangiato (è mangiàt), ha scritto (è scrìtt)

....ma anche dell'ausiliare ESSERE

Es: è stato (è stàt), è venuto (è v-nòut), è entrato (è trasòut)

E' usata anche "aperta" quando la "è" è a inizio parola.

Es: acqua (ècque), erba (èrv), ernia (èrnij)

"I"

La lettera "i" viene segnata con accento grave (ì) solo quando assume un suono forte, e l'accento cade proprio sulla "i"

Es: culla (navìcul),  rimanere (rumanì), fastidio (fastìdij)

In alcuni casi la "i" si "dittonghizza" in "ei" richiedendo l'accento sulla E

Es: cuscino (cuscèin), dozzina (duzzèin), sì (sèin), taschino (taschèin)

mentre in altre parole che hanno il dittongo "ie" in barlettano si trasforma in "ii" conferendo tonicità alla prima "i"

Es: portiere (purtiir), carriera (carriir), barbiere (varviir)

 "O"

La lettera "O" quando ha il suono dolce, simile al dittongo francese "eu" o alla "oe" tedesca, richiede l'uso della dièresi (i puntini sulla o che col computer non si possono scrivere)... per convenzione papagnola useremo la "ò" accentata

Es: porta (pòrt), cravatta (scòll), cappotto (cappòtt)

quando è presente nel corpo delle parole, spesso in barlettano diventa "a"

Es: folla (fàdd), gomma (gàmm), tombola (tàmb-l), tosse (tàss)

mentre in altre cambia addirittura in "ou" (che insomma... quando diciamo OU siamo proprio noi...) che distingue il plurale dal singolare dello stesso termine (o il maschile dal femminile)

Es: solo (sòul) sola (sòl)... cremone (cr-mòn), cremoni (cr-mòun)... barbone (varvòn), barboni (varvòun)

altre ancora fanno diventare la "o" una "u"con dieresi.

Es: corto (cùrt), polpo (pùlp), pozzo (pùzz), sordo (sùrd)

Infine in alcune parole, la "o" del dittongo "uo" si elimina, lasciando la sola "u" con suono aperto e prolungato

Es: buono (bun), fuoco (fuch), suocero (s-ruch)

"U"

Quando la lettera "u" assume il suono tipico della lingua francese e/o tedesca, in dialetto si pronuncia come la "u" con la dieresa (o, nota papagnola, come la "Ui" del lucco schamato..."Uiiiiiiiii")

Es: fulmine (fùlmn), gusto (gùst), lusso (lùss)

In alcune altre parole, la "u" si trasforma invece in "ou" conferendo la nota tonicità della nostra "ò" (del lucco "Ouuuuu"

Es: lupo (lòup), pertugio (p-rtòus), starnuto (starnòut), cornuto (ch-rnòut)

FINE DELLA LEZIONE

compiti per casa: trovare altre regole da applicare ai suoni vocali ed altri esempi che invece confermano le regole di composizione esposte nella lezione

LISTENING: il listening di oggi è dedicato ai vocaboli, dove si fà molto uso delle vocali, la canzone da ascoltare come esercitazione (ricordando il maggior numero di parole) è: "A Zèit ch'a llìpp" (disponibile su RADIO PAPAGNOL o come testo a questo LINK)

Alla prossima lezione (lezione 2) che sarà dedicata ai suoni "consonanti"

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