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FESTA DELLA MADONNA e SAN RUGGIERO
Di papagnol (del 11/07/2008 @ 08:43:55, in Io Sono Barlettano, linkato 1671 volte)

Due protettori, due.

Due padroni di casa, due santi patroni: Maria Santissima dello Sterpeto e San RUggiero.
L'immagine-icona-quadro della Madonna dello Sterpeto fu ritrovata miracolosamente nella località detta (appunto) dello Sterpeto, nel luogo sul quale oggi sorge la chiesa, ed è venerata da secoli nel santuario alle porte della città e nella Cattedrale quando, nel mese di Maggio o durante la festa patronale (seconda domenica di Luglio), è ospite della città ed è visitata da tutto il popolo barlettano.
Particolare grottesco (o rustico): il nome più diffuso, o tipico, tra gli uomini, per devozione a Barletta è Ruggiero (ed è giusto così, un nome di cui si può anche essere contenti); un nome terribilmente diffuso tra le donne è invece STERPETA (e non Maria) in devozione alla Nostra Madonna.
Ora, se la Madonna miracolosamente fosse apparsa su un muro, le donne di Barletta si sarebbero chiamate MURA, su un vetro VETRA, su un campo di ortiche ORTICA, su un albero di fichi.... suvvia.
Maria Sterpeta è il nome che viene generalmente "POSTO". Il vezzeggiativo e diminutivo è PETA, qualcuno azzarda Sterpy. Meno male che non ci sono uomini che si chiamano STERPETO, il vezzeggiativo sarebbe un pò fastiodioso, oltre che maleodorante.
Durante la festa patronale la cattedrale è invasa da milioni di fiori (come nel mese di Maggio) e il cunto mariano è molto sentito dalle signore (dette Bizzoche) che fedelissime alle celebrazioni, commemorano con i sacerdoti anticipando prefazi e collette del rito.
Si autobenedicono.
Dirigono il rosario.
Vantano di sapere il Magnificat a memoria, anticipando la compagna di banco.
Come dire, concelebrano.

Foto: 2 eredi della premiata Ditta DEFAZIO ILLUMINAZIONI (Gianluca e Adamo) montano

Foto: 2 eredi della premiata Ditta DEFAZIO ILLUMINAZIONI (Gianluca e Adamo) montano "LA LUMINARIA"

Quella che i Barlettani chiamano "LA FESTA DELLA MADONNA", festa patronale in onore dei due santi patroni da sabato 12 a lunedì 14 Luglio, è l'apoteosi della fede e della devozione.
Per strada ci sono tutti. Gente che non avevi mai visto, gente che non credevi esistesse, gente talmente grottesca da impressionare, bambini e zingari, ragazzi coatti e piccole bratz, punkabbestia e praticanti avvocato.
Tutti vestiti a festa. Secondo il loro punto di vista e stile, certo.
Arriva il Luna Park (le giostre), le bancarelle (cosa venderanno di strano quest'anno? ad eccitare il barlettano medio un tizio che sbatte i piatti per mostrare che sono infrangibili con un sistema di microfoni a collana, pronto a inzaccare le migliori frecature, oltre allo storico e immancabile MAMMELUK, ora figlio, con le sue pastiglie miracolose... chissà se è parente di MAGOSILVAN), i camper dei paninazzi e le ruote di focaccia in pila, il palco per l'esibizione della banda e quello per il cantante di lunedì sera.
Poi i fuochi, da seguire in spiaggia, momento bello..
Il top, il clou, resta comunque la processione della domenica sera: innumerevoli (e innominabili) confraternite (dai cavalieri dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ai Cavalieri dello Zodiaco..) con stendardi e candele, a bambine vestite da prima comunione, a tutti i preti della città seguiti dai 2 santi e poi dalla banda.
I santi Patroni, bellissimi, addobbati con l'oro regalato dalla cittadinanza, che come sempre sosteranno davanti a via ROMANIA (per ricordare il miracolo della città salvata dalla peste) e poi davanti a palazzo di città (dove li aspettano i fratelli dell'Unitalsi).
Alcuni toccano il mantello, tanti si segnano con la croce, altri si battono il petto.
Don Vito chiama a nome dei barlettani la Madonna dello Sterpeto "NOSTRA" e San RUggiero "UMILE" (che è amico dei forestieri)

In fondo sono due persone per cui vale la pena alzare lo sguardo.... noi ci commuoviamo
Domenica 14, festa della Madonna, è la FESTA MAIUSCOLA di tutti i barlettani

Se capitate a Barletta, non perdetela...

(Brano liberamente tratto da BARLETTA TI AMO di Mariella Dibenedetto, con ispirate aggiunte qua e la di Papagnol, assessore all'identità culturale)

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