"APPENA IN EQUILIBRIO"

Otto racconti psichedelici collegati da un solo filo conduttore: l’irrazionale. L’illogicità nasce e si espande trasformandosi a tratti in pura follia e a tratti in dura violenza. Un improbabile discorso con una ragazza dal finale sorprendente, un solitario viaggiatore in un treno, una terrificante invasione del Pianeta da parte di Dio in cui la Terra sta per scomparire, stati d’animo alterati da nebbiose visioni, un raptus in cui unico obiettivo è l’uccisione della propria nonna, allucinazioni notturne mediate da fugaci rivelazioni, fantomatici martiri, un ipotizzato schianto in auto che forse mai avverrà. Storie sorprendenti che colpiscono duramente allo stomaco attraverso suggestioni sconsiderate. Racconti cruenti e lunatici avvolti nel brivido esagerato della droga. Fabio Degano riesce a trascinare la tensione descrittiva fino all’impossibile, lasciando il suo lettore senza fiato, con uno stile avvincente, veloce e onirico. Turbamento e inquietudine sono le parole d’ordine per accedere senza limiti al cuore di questi intensi racconti.

SCHEDA AUTORE
Fabio Degano nasce a Trani, nel dicembre del 1978, ma vive e risiede a Barletta. Il suo primo approccio con la scrittura avviene adoperando come supporto le pareti di casa, dietro brillante intuizione del padre che mal digeriva il suo ostinato rifiuto di imparare a scrivere utilizzando fogli di carta. L'esperimento ha un tale successo che, da quel momento in poi, scrive senza posa, registrando in quell’attività più una necessità che una passione. Pubblica articoli per giornali locali e coopera nella stesura di sceneggiature per cortometraggi. Dopo il conseguimento della laurea in giurisprudenza, partecipa ad una selezione presso la Minimum Fax. Con il successo si trasferisce a Roma, dove riesce ad introdursi, per un po’, nel mondo incantato di Cinecittà e a respirare contemporaneamente la frizzante aria della casa editrice romana. Gentile, maledettamente ironico ed indaffarato, riesce, non sempre senza sforzo, a far convivere le sue doti con il suo animo spesso intemperante, cosa che lo porta quasi subito ad avvicinarsi alla corrente del realismo isterico. Affina lo stile e la forma attraverso l'esercizio e la lettura dei suoi massimi esponenti, gli americani Wallace, Eggers e Pynchon, modellando la sua formazione romantico-italiano con i connotati ironici ed esagerati del movimento letterario sorto oltre oceano. Le frequenti digressioni, i personaggi dagli aspetti maniacali, ed il tono sovente caustico appaiono, infatti, affascinarlo con trasporto. Tornato a Barletta prende ad occuparsi di marketing presso una agenzia di comunicazione. Nel frattempo continua a scrivere cercando e trovando ispirazione per la strada, fra la gente “comune” e le sue storie, per lui tutte sorprendentemente uniche ed inafferrabili.
Naturalmente incline alla ricerca, si trasferisce per qualche tempo in Romania, a Bucarest, dove continua ad occuparsi di comunicazione. Al suo rientro in Italia pubblica il racconto “La formula chimica dell'amore” per la Giulio Perrone Editore. La raccolta “Matrimoni scoppiati”, in cui il racconto è inserito, riscuote un discreto successo. Con “Appena in equilibrio” esordisce al pubblico con un’opera tutta sua.