05/09/2008 - Piccolo fiore acerbo di in'innocente primavera...
nato nei campi incolti
di una ridente brughiera...
Bruciato dal sole,con amore
cullato dal vento...
nel tempo che poi fugge in un breve momento...
Vorresti come rondine avere un nido e poi volare...
vivere un'estate ancora
in un tiepido casolare...
Tu,che raggiungere vorresti
l'orizzonte lontano...
t'accorgi tardi che la vita ti scivola pian piano...
Pensi,che strano destino senza un certo ritorno...
e come in sogno da bambino
speri in un nuovo giorno...
Poi aneli con gli occhi umidi
un mondo migliore...
coi ricordi cari racchiusi
nel profondo del cuore...
Anniversari implacabili,sin qui t'hanno trascinato...
coi muti rimpianti accumulati
fin da quando sei nato...
Ma ecco l'autunno grigio che segna la tua sorte...
annunciando l'inverno crudo
con le foglie morte...