Casa Papagnol, Milano, domenica 19 Ottobre 2008
In collegamento internet su teleregionecolor.it seguiamo la noiosa partita del Barletta Calcio, finchè al 90° un gentile omaggio (stando alle cronache) offre al prode Alessandrì la chance di segnare il suo primo GOAL in maglia biancorò....
GOOOOOOOOOL
seconda vittoria del Barletta in campionato, la seconda consecutiva in trasferta, Barletta stabilmente nella metà sinistra della classifica di II divisione
Casa Papagnol, Milano, domenica 19 Ottobre, dopo un pò....
trovato in noto supermarket milanese, grammi 500 di frutti di mare della varietà MURICE SPINOSO, sconosciuto ai più.... ma non a gente di BARLETTA
Acquistato MURICE SPINOSO, la cassiera chiede:
"Ma davvero questa roba qui si può mangiare?? Da piccola al mare mi divertivo a raccoglierli e basta.....!"
(nuvoletta nella testa di PAPAGNOL)
"Ma quenn mè ha capèit qualcheccòs, tou e tutt sti fìss d M'lanèis????"
MURICE SPINOSO consumato lesso (addilissato) per cena.. PAPAGNOLO super contento... (anche perchè nel frattempo una simpatica squadra di Serie A impartiva una lieve lezione di calcio alla squadra vincitrice morale dell'ultimo campionato*)
MURICE SPINOSO:
Mollusco gasteropode con una conchiglia robusta munita di prolungamenti spinosi e dalla forma rigonfia allungata in una estremità del sifone. La specie murex trunculus, anch'essa detta murice è invece priva di questo allungamento Possiede un'ampia apertura ovale con estremità sottile e dentellata. La colorazione esterna varia dal giallo al bruno, l'apertura dal giallo all'arancio, il corpo è bruno, talvolta striato di scuro. Le dimensioni medie del murice si aggirano attorno ai 6-8 cm. La specie murex trunculus generalmente è un poco più grande
NOMI DIALETTALI: CORNETTI (Liguria), MOMMOLO (Abruzzi), RAGUSA (Marche), SCONCIGLIO (Campania).
CAPITO TUTTO?
NOOOOO?
Ma è possibile ca stì defcìnd non conoscano il vero nome??
DEDICATO AL GRANDE FRANKINO LUPO.
L'avìt capèit c sà i Murici Spinosi?
SONO I CAPARRONI!!!!!!
E tanto ci voleva?? Bastava scrivere Caparroni sulla busta invece che questi nomi complicati.
Era un piccolo assaggio di una delle prossime lezioni.... e ora sappiamo pure questa.
*Tuttapposto Zazia? Piaciuta la partita allora? State ancora ziti dopo quello che è successo ieri sera? GRANDE, ieri sera ti ho invidiata (quando ci vuole ci vuole)
Al numero 1 dei mancati compari della vita mia, mancato compare a più riprese, con l'augurio di altri 100 mancati comparizi
AUGURI!
e sà 36 iòsc pùr a ttà!
..ma tu la cresima te la sei fatta?...
Ruggiero, il vicecompare di tutto.
e continuate a sottoscrivere la petizione seria che siamo pochi..
grazie a Internet e a Facebook
Buongiorno e buona settimana a tutti
E' con grande gioia che annunciamo ufficialmente anche qui su www.papagnol.com, il sito dei barlettani DOC, la nascita del primo fan club mondiale dedicato a GINO PASTORE
La notizia è stata tenuta in segreto per un paio di settimane, in modo da capire se la cosa potesse funzionare prima di renderla pubblica
Il gruppo è nato su FACEBOOK, astro nascente dei network sociali sul web, in cui è possibile con estrema facilità rintracciare persone nel mondo, con gli stessi interessi, gli stessi cognomi o le stesse passioni...
Ovviamente non potevamo non essere presenti anche noi, ambasciatori della barlettanità nel mondo, e, agganciandoci al gruppo già esistente "BARLETTANI ALL OVER THE WORLD" abbiamo lanciato l'idea di fondare il FAN CLUB di GINO PASTORE con l'obiettivo di contare quanti barlettani nel mondo conoscono e apprezzano le canzoni del nostro unico cantautore dialettale.
Ebbene, in meno di 2 settimane contiamo oltre 200 iscritti... tutti veri e tutti d'accordo sul fatto che queste canzoni vanno ricordate e tramandate.
Con l'orgoglio barlettano che ci contraddistingue annunciamo oggi, sulle frequenze di RADIO PAPAGNOL che.... entro le prossime festività natalizie... ci proveremo ancora...
e sarà il terzo evento organizzato dagli amici di Papagnol.com dopo la serata "LA MAMMA A CHI GUASTA" e "CHI VUOL ESSERE BARLETTANO LIVE IN BARLETTA"...
sarà "GINO PASTORE in CONCERTO solo per NOI"... solo per gli iscritti al FAN CLUB
dove potremo soprattutto chiacchierare con lui e farci raccontare da dove nascono le sue canzoni e soprattutto farci spiegare quei termini che spesso non comprendiamo....
Un esempio: recentemente un amico del nostro sito ci ha fatto notare, nella canzone "NATAL" che, mentre nella nostra traduzione "sbobinata" avevamo riportato semplicemente:
"e a v'ggìlij non pot manghè, u CUNEGGHIE ma scì accattè!"
quando invece il termine giusto è:
"e a v'ggìlij non pot manghè, u TUMECCHIE ma scì accattè!"... dove U Tumècchie è una specie di CAPITONE... esattamente quello che si usa mangiare alle vigilie
SEMPLICE, NO?
Vi aspettiamo tutti su FACEBOOK dove è anche più facile comunicare velocemente e avvisare tutti!
W GINO PASTORE, W LE CANZONI BARLETTANE!!
E' vero, il post di oggi non ha niente a che fare con Barletta, i Barlettani, i Frastieri, i Meredith, i Cogne, i Berlusconi..... è vero, ma sempre di Puglia, di Taranta e di Pizzica parliamo, che va tanto di moda
Ma ieri sera a Zelig CHECCO ZALONE è stato clamoroso!!!!
in ufficio oggi non riusciamo a smettere di ridere, tanta una lacrima!
Le ricette dello Chef Papagnolo
Non si tratta di una parola arabeggiante, Namangèd Pancùtt, ma semplicemente la trascrittura di una nota espressione locale barlettana che invita il nostro interlocutore a fare più esperienza nel settore in cui ormai si crede essere arrivato.
A questa persona spesso si suol dire: Ehhh, n'ha mangè d' pàn cùtt! (trad: Eh, ne hai ancora da mangiare di pane cotto... appunto, DEVI FARNE ANCORA DI STRADA CARO MIO!!!)
Ma ci siamo mai chiesti in realtà che cos'è questo PANE COTTO? Ma soprattutto quanti di noi si ricordano che le nostre nonne ci hanno cresciuto proprio a PANE COTTO invece che a CremaDiCereali, Omogeneizzati, e Vitamine XYZalquadrato... e il Fluoro.... e il Ferro... (qui parla Papagnolo il papà)
Ma soprasoprattutto, quanti di noi saprebbero oggi preparare sto cacchio di PANE COTTO???
Ebbene, lo chef Papagnolo si è documentato ed ha tirato fuori per voi la ricetta delle ricette, con cui potrete stupire i vostri ospiti e raccontare loro la storia del PANE COTTO (U Ppàn Cùtt)
Dopo un summit che ha coinvolto 3 grandi nomi della cucina internazionale (Mammìn, Nannòr maji e Franco Ricatti del BACCO).. la ricetta del PANE COTTO versione GOURMET è pronta per voi.
Un pò di storia:Pàne cùtt (pane cotto), è in assoluto il piatto più povero della cucina tradizionale nostrana. Quando il pane diventava immangiabile, lo si metteva in una teglia tagliato a pezzetti, si copriva di acqua e si condiva con olio (poco), sale e qualche foglia di alloro. Si lasciava cuocere a fuoco moderato e, quando il pane si condensava, veniva versato nei piatti e mangiato, nei casi più fortunati, con un po’ di formaggio.
Il “pane cotto” può essere considerato uno dei cibi emblematici dell’alimentazione del passato, un’alimentazione al limite della sopravvivenza e che per questo affidava ad ogni pietanza un ruolo insostituibile. Il pane cotto, ad esempio, pur nella sua elementarità, era un cibo speciale: fermava l’appetito, quando la dispensa era vuota, oppure diventava la cena nelle fredde sere d’inverno. È un piatto che più di altri fa ricordare quanto la fame sia stata onnipresente nella vita della nostra gente.
Cibo povero per antonomasia, dimostra tuttavia la sua ricchezza sotto il palato e se vi capiterà la fortuna di trovarlo in qualche ristorante non lasciatevelo sfuggire!
INGREDIENTI (diciamo per 4 persone):
Pane Raffermo (u PPàn Tùst, u cchiù Tust) - 8 fette
Patate - 500gr (le patane margherita, bellabuonaesaporita)
Rucola ('a ròuch)
Olio (l'ùgghji nùst, 1dl)), aglio (uno spicchio), 1 peperoncino intero (varietà diavilicchio)
PREPARAZIONE:
Semplicissimo: Tagliare le patate (sbucciate) a fette e mettetele in una pentola con l'acqua fredda e appicciate il fuoco. Portare a ebollizione l'acqua e da quel punto lasciate cuocere le patate per circa 10 minuti, salando l'acqua.
Intanto in un pentolino scaldate l'olio con lo spicchio d'aglio intero e il peperoncino. Lasciare sfrigolare un istante e poi spegnete la fiamma.
Tenete da parte quest'olio lasciando l'aglio e il peperoncino a bagno... così ha più amore!
Dopo 10 minuti, verificate che le patate siano già abbastanza morbide e a quel punto CALATE LA RUCA (precedentemente lavata e pulizzata) e dopo altri 5 minuti le vostre fette o pezzi di PANE TOSTO.
Lasciate ammorbidire bene bene il pane (roba di pochissimi secondi) e quindi SCOLATE TUTTO (Pane, Patate, Rucole) prendendole dalla pentola RIGOROSAMENTE con la SCHIUMAROLA.
Versate in un piatto fondo quello che avete prelevato dalla pentola (scolato per perdere l'acqua in eccesso). Quindi in un piatto avrete un mischiamischia del composto che andrete a condire con OLIO AROMATIZZATO all'aglio e peperoncino..... a sfazione!!
E ORA NON SAPETE (anzi non SANNO GLI ALTRI) QUELLO CHE VI MANGIATE
E così abbiamo un altro modo per consumare il PANE TOSTO!
Alla prossima
P.S. questa ricetta (salvo i termini nostrani) è stata presa da un libro di cucina serio, su cui appaiono le ricette del ristorante BACCO che oggi è a BARI.
ORIGGINALE
Papagnolo